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Quali sono i segni precoci dell'anoressia?

Fondazione Maria Bianca Corno
per la lotta contro l'Anoressia mentale E.T.S. (Ente Filantropico)
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Quali sono i segni precoci dell'anoressia?

Fondazione Maria Bianca Corno
Pubblicato da Dott. ssa Chiara Manila Galli in Anoressia · Giovedì 27 Feb 2025 ·  4:00
Tags: segniprecocianoressiadisturbialimentarisalutementalesintomi
è importante fare la diagnosi precoce dell’anoressia nervosa perché prima si interviene più elevate sono le probabilità di successo; purtroppo non è facile.  In genere non è l’interessato a chiedere aiuto perché il disturbo è egosintonico, cioè viene riconosciuto come funzionale agli scopi del paziente.

I campanelli d’allarme sono pensieri ricorrenti riguardanti la dieta, il peso, il cibo, la cucina, il conteggio ossessivo del peso e delle calorie, l’eliminazione di determinate categorie di cibi (carboidrati, grassi, zuccheri..),la riduzione drastica dell’alimentazione,le abitudini alimentari inusuali (sminuzzare eccessivamente il cibo, mangiare molto lentamente, consumare molte gomme da masticare, usare bevande light e bevande calde) l’eccessiva attività fisica fatta anche in momenti inappropriati e in condizioni fisiche scadenti.

Per quanto riguarda i sintomi psichici sarà facile notare aumento dell’ansia, dell’impulsività, dell’irritabilità, un umore depresso, la chiusura in sé stessi. I pazienti sperimentano anche un senso di colpa quando ritengono di aver mangiato troppo o in modo scorretto. Si isolano e soprattutto evitano le situazioni conviviali. Per quanto riguarda i comportamenti cominciano a pesarsi spesso, ma a volte evitano del tutto di pesarsi (sto così male quando mi guardo che evito del tutto di guardarmi). Si controllano ripetutamente parti del corpo come la pancia, le cosce.

I gruppi ad alto rischio all’interno della popolazione generale da sottoporre a screening sono le adolescenti e le giovani donne  con IMC basso o elevato,   con preoccupazioni per il peso e la forma del corpo,  disturbi mestruali o amenorrea, sintomi dispeptici e  problemi psicologici.
 
Sempre per lo screening può essere utile somministrare semplici e brevi questionari come lo SCOFF ricordando che la sua positività ha la funzione di porre il sospetto, non certo di fare la diagnosi di anoressia nervosa.

Più che il paziente sono i familiari, gli insegnanti, gli amici che si  rivolgono al medico segnalando  la perdita di peso, l’adozione di regole dietetiche estreme e rigide come ad esempio saltare i pasti o eliminare moltissimi alimenti, in molti casi, un aumento dell’attività fisica. La paura d’ingrassare e la valutazione di sé dipendente in modo predominante o esclusivo dal controllo esercitato sul peso, sulla forma del corpo e sull'alimentazione non sempre sono presenti perché  nei più giovani a volte è riportata solo l’importanza del controllo dell’alimentazione di per se. Nelle fasi iniziali del disturbo i pazienti si possono presentare dal medico, anche prima di aver raggiunto una marcata perdita di peso, riportando sintomi fisici aspecifici, come dolori addominali, gonfiore addominale, stipsi, intolleranza al freddo, perdita di capelli, alterazioni della pelle e delle unghie. Quindi la presenza di un IMC ancora nella normalità non è sufficiente ad  escludere l’anoressia nervosa. Bisogna considerare  la familiarità, la storia del peso del paziente, più indicativa è la velocità di perdita di peso.

La presenza di amenorrea associata una perdita di peso non spiegata va sempre investigata nella popolazione a rischio, mentre l’assenza di amenorrea non pregiudica la diagnosi di anoressia

Infine, l’arresto della crescita nei bambini deve sempre far sospettare la presenza di un disturbo dell’alimentazione.
 
Ciò che viene notato da familiari, insegnanti e amici generalmente è:
la perdita di peso (una perdita di peso > 1 kg la settimana può porre le indicazioni per un ricovero urgente); il medico può riscontrare un basso BMI o IMC (Indice di Massa Corporea link). L’IMC è dato dal rapporto fra peso in kg ed altezza in metri al quadrato e deve essere maggiore di 18,5 per un normale sviluppo e il mantenimento di un buon stato di salute.
Alcuni segni fisici sono  indicatori di basso metabolismo: la bradicardia marcata (bassa frequenza cardiaca), l’ipotensione grave, l’ipotensione ortostatica passando dalla posizione distesa a quella in piedi); le mani e i piedi sono freddi e violacei, a volte le gambe sono gonfie (edema), la temperatura corporea è bassa; i pazienti malnutriti hanno in genere una temperatura corporea inferiore ai 36 °C.  Una frequenza cardiaca inferiore a 50, una pressione arteriosa massima inferiore a 80 sono indicativi di grave rischio fisico,  

I sintomi fisici sono generici e presenti anche prima di aver raggiunto una perdita di peso rimarchevole (dolori addominali, gonfiore addominale, stipsi, intolleranza al freddo, perdita di capelli, alterazioni della pelle e delle unghie).
   


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