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Quali sono i Rituali Alimentari più Comuni nell’Anoressia Nervosa?

Fondazione Maria Bianca Corno
per la lotta contro l'Anoressia mentale E.T.S. (Ente Filantropico)
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Quali sono i Rituali Alimentari più Comuni nell’Anoressia Nervosa?

Fondazione Maria Bianca Corno
Pubblicato da Dott. ssa Chiara Manila Galli in Anoressia · Mercoledì 04 Giu 2025 · Tempo di lettura 3:00
Tags: Quali_sono_rituali_anoressia
I rituali più frequenti riguardano:
Preparazione del cibo
Meticolosità estrema nella preparazione: le persone con anoressia nervosa dedicano una quantità sproporzionata di tempo alla preparazione del cibo. le regole sono auto imposte, estremamente rigide, la loro motivazione spesso si trova nelle convinzioni che raramente hanno valore scientifico (esempio: tagliare gli alimenti in pezzi perfettamente uniformi, usare solo certi tipi di coltelli o tecniche particolari). la preparazione così diventa un rituale rassicurante che aumenta il senso di controllo, ma la minima variazione può scatenare una reazione di ansia e disagio.
Separazione rigorosa degli alimenti: gli alimenti vengono separati e si evita ogni contatto fra loro nel piatto. Un comportamento comune è la separazione dei vari componenti del pasto, evitando qualsiasi contatto tra cibi diversi sul piatto. il comportamento può derivare da convinzioni ossessive sulla purezza.
.Evitamento di condimenti e aggiunte: molti individui con anoressia scelgono di consumare alimenti nel modo più semplice possibile; il comportamento può essere motivato dalla convinzione che si tratti di aggiunte ipercaloriche, impure, che favoriscono il mangiare rendendo il cibo più piacevole, in definitiva cheb rendono più facile il controllo.
Consumo del cibo
Masticazione prolungata e lenta in modo estremo; prolunga il pasto, precoce senso di sazietà in modo da diminuire la quantità di cibo ingerito.
Ordine rigido nel consumo: viene seguito un ordine predeterminato stabilito da regole autoimposte il cui adempimento mantiene il senso di controllo e la cui violazione causa ansia  significativa e sensi di colpa.
Quantità ridotte e calcolate con precisione: porzioni minime e rigorosamente misurate. vengono utilizzati strumenti per assicurare la precisione (bilance, misurini).
Evitamento di specifici alimenti possono venire esclusi gruppi alimentari interi(carboidrati complessi, grassi, zuccheri semplici). l’esclusione può essere dettata da paure irrazionali o fatta per semplificare le scelte e evitare errori.
Restrizioni autoimposte estreme: oltre agli alimenti eliminati, la dieta può essere ulteriormente limitata da regole arbitrarie.
Ambiente del pasto
Isolamento sociale durante i pasti: si evitano situazioni in cui si può essere osservati e giudicati e si possono mantenere i propri rituali.
Controllo dell’ambiente fisico: l’ambiente è controllato, in modo che tutto sia presente e a disposizione quando necessario.
Tempi rigidi: molte persone con anoressia seguono orari precisi per i pasti, evitando di mangiare fuori da questi momenti stabiliti. Questa rigidità può essere utilizzata come strategia per limitare il consumo di cibo, ma può anche riflettere un bisogno ossessivo di routine.
Pensieri ossessivi legati al cibo
Pianificazione anticipata dettagliata: pianificati anche con giorni di anticipo, calcolando esattamente le quantità di cibo, i tempi e i metodi di preparazione.
Paure e ansie persistenti:  l’aver osservato i rituali spesso non è sufficiente per evitare l’ansia perché possono persistere pensieri intrusivi, paure di aver comunque sbagliato, di aver infranto una regola o di aver consumato più calorie del previsto. aumenta così la necessità di controllo e di nuovi più rigidi rituali.
e il trattamento che effetto ha sui rituali? una ricerca effettuata su 90 pazienti affetti da anoressia e trattati con la terapia cognitivo comportamentale migliorata ha evidenziato una riduzione della percentuale di pazienti con almeno un rituale al 41 % alla fine del trattamento.




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