Le spie di un disturbo alimentare
Pubblicato da Dott. ssa Chiara Manila Galli in Società famiglia e DCA · Mercoledì 04 Giu 2025 · 1:45
Tags: Disturbi_alimentari_spie
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La bulimia nervosa ha il proprio nucleo psicopatologico (elemento chiave) nell’eccessiva importanza, o meglio preoccupazione, che la persona che ne soffre attribuisce al peso e alle forme corporee per giudicare il proprio valore e in cui pone la propria autostima.
Per raggiungere o mantenere l’aspetto ideale si sottopongono a diete estreme (diete ferree) che pongono a dura prova l’organismo, sia dal punto di vista fisico (fame biologica) che psichico (emozioni negative). Questo provoca l’abbuffata e il ciclo abbuffata mezzi di compenso abbuffata si automantiene. Le persone che hanno problemi nel controllo degli impulsi sono più predisposte.
Molti mezzi di compenso (vomito soprattutto) sono considerati socialmente inaccettabili e le persone affette da bulimia se ne vergognano. Per questo la pratica è segreta ed è difficile che gli estranei se ne accorgano.Ci sono però alcuni segnali di allerta. Se una persona che sappiamo essere molto sensibile ai problemi del peso e dell’aspetto fisico si reca frequentemente in bagno appena dopo mangiato ed al ritorno presenta segni evidenti di sforzo (aspetto congestionato, occhi arrossati, nocche delle dita irritate), se mostra evidenze di carie, dobbiamo sospettare che soffra di bulimia.
Altri segnali fisici dovuti per esempio a carenze nutrizionali, l’aspetto falsamente paffuto dovuto all’aumento delle ghiandole salivari per lo sforzo del vomito, sono più difficili da cogliere.
Che fare?
Dobbiamo cercare di farla aprire, di confidarsi senza atteggiamenti giudicanti e convincerla a chiedere aiuto.
IL PRIMO PASSO È CAPIRE DI AVERE UN PROBLEMA E RIVOLGERSI AL PROPRIO MEDICO DI FAMIGLIA PER UN CONTROLLO GENERALE E PER AVERE DEI CONSIGLI SU COSA FARE.
Pensi di aver bisogno di aiuto? Hai una domanda da sottoporci?
Rivolgiti al tuo medico o contattaci