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Disturbi alimentari e disturbi nel neurosviluppo

Fondazione Maria Bianca Corno
per la lotta contro l'Anoressia mentale E.T.S. (Ente Filantropico)
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Disturbi alimentari e disturbi nel neurosviluppo

Fondazione Maria Bianca Corno
Pubblicato da Dott. Gianluigi Mansi in Disturbi alimentari · Lunedì 09 Giu 2025 · Tempo di lettura 1:15
Tags: Disturbi_alimentari_disturbi_neurosviluppo
I disturbi del neurosviluppo compaiono nelle prime fasi di vita di una persona, compromettendone il funzionamento psicologico, sociale, scolastico o lavorativo.
Essi comprendono:
Disabilità Intellettive
Disturbi che presentano deficit del funzionamento sia intellettivo, sia sociale.
Disturbi della comunicazione
Che includono disturbi del linguaggio, fonetico-fonologico, balbuzie e      disturbi della pragmatica del linguaggio
Disturbo dello spettro autistico
Che comprende deficit a carico delle abilità sociali.
Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD)
Ovvero un pattern persistente di disattenzione e/o iperattività/impulsività
Disturbo specifico dell’apprendimento
Cioè difficoltà di apprendimento delle abilità scolastiche, quali letto-scrittura e calcolo
Disturbi del movimento
Che comprendono disturbi della coordinazione, disturbi da movimento stereotipato e tic.
Gli individui autistici spesso mostrano comportamenti alimentari atipici: selettività, sensibilità all’aspetto, all’odore e alla consistenza del cibo; difficoltà nell’alimentazione sociale, disturbo da alimentazione evitante/restrittiva (ARFID)

Interessante è anche il rapporto fra bulimia, disturbo da alimentazione incontrollata e ADHD.  Gli individui con ADHD hanno una maggiore prevalenza di disturbi alimentari rispetto alla popolazione generale. Questo legame può essere causato da vari fattori, tra cui l’impulsività e le difficoltà nella regolazione emotiva, tipiche dell’ADHD.
Occorre considerare anche gli effetti dei farmaci stimolanti: il trattamento farmacologico dell’ADHD, spesso basato sull’uso di stimolanti, può avere effetti sull’appetito e sul peso, contribuendo a creare comportamenti alimentari problematici.




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