Come si può promuovere una cultura del corpo positiva?
Pubblicato da Dott. ssa Chiara Manila Galli in Società famiglia e DCA · Lunedì 19 Mag 2025 · 2:30
Tags: Cultura_corpo_positiva_promuovere
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È molto importante cogliere i primi segni della malattia perché, come sappiamo, quanto più precoce è il trattamento tanto più favorevole è l’esito.
Mi ricordo il caso di una bambina di 12 anni, danzatrice appassionata dall’età di 4, con familiarità positiva per anoressia in cui fu fatta una diagnosi precoce proprio per l’attenzione a questi fattori di rischio.
Ma come capire se l’esercizio fisico è sano o svela un disturbo alimentare, quando siamo tutti impegnati ad aumentarlo per contrastare il nostro stile di vita sedentario?
E, innanzitutto, che cosa è un esercizio malsano? È l’esercizio fisico eccessivo e compulsivo
“L’esercizio è definito “eccessivo” quando la sua durata, frequenza e intensità eccede quello che è richiesto per il raggiungimento e il mantenimento dello stato di salute fisica e aumenta il rischio di produrre dei danni fisici.”
“L’esercizio è definito “compulsivo” quando è associato al senso soggettivo di essere obbligati o spinti a esercitarsi, ha la priorità rispetto alle altre attività della giornata ed è associato a sensi di colpa e ansia quando è rimandato.”
La gestione dell’esercizio fisico eccessivo e compulsivo è affidata alla CBT generalmente comprende i seguenti punti:
occorre monitorare la sua frequenza, durata e natura; rendere il paziente consapevole di stare facendolo. Molto utili sono i contapassi che registrino i valori perché molti pazienti non sono consapevoli di farlo. Quindi è consigliabile l’uso di un contapassi registrando i valori riscontrati. È facile vedere valori di 20000-30000 passi al giorno, decisamente superiori a quelli consigliati per un sano stile di vita (l’OMS consiglia 10000 passi al giorno).
bisogna anche informare ed educare i pazienti sulle conseguenze negative e i possibili danni che l’esercizio fisico eccessivo e compulsivo comporta: fa perdere tempo utile per altre attività più gratificanti, favorisce l’isolamento, può produrre lesioni ossee e muscolo-tendinee, in chi è sottopeso, aumentando il rischio di fratture e complicazioni cardiache e può ostacolare il trattamento.
Innanzitutto va interrotto qualsiasi legame fra l’esercizio fisico e l’alimentazione: l’esercizio non va fatto per consumare calorie e per perdere peso ma per migliorare lo stato di salute e possibilmente va fatto con altri (es. tennis).
Dobbiamo affrontare il problema dello sport agonistico. Senza mezze parole va interrotto perché fare un esercizio fisico intenso è un meccanismo di mantenimento del DA; si valuterà alla fine del trattamento l’opportunità di riprenderlo.
Se viene fatto per tollerare le emozioni è un comportamento disfunzionale che bisognerà imparare a sostituire con comportamenti funzionali di modulazione delle emozioni praticando quelle attività che influenzano positivamente l’umore, per esempio ascoltando musica, guardando un film, imparando a suonare uno strumento. Inoltre i programmi di CBT-E prevedono procedure apposite per affrontarlo
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