Che cosa dice la teoria transdiagnostica dei disturbi alimentari e come ha influenzato il trattamento dei disturbi alimentari
Pubblicato da Dott. ssa Chiara Manila Galli in Disturbi alimentari · Mercoledì 04 Giu 2025 · 2:45
Tags: Disturbi_alimentari_teoria_transdiagnostica
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il titolo è poco attraente, ma, se prendete confidenza, non è poi così difficile e soprattutto è importante perché ha fornito le basi scientifiche di un trattamento, la CBT-E, che sta dando ottimi risultati. E allora, coraggio!
una breve sintesi sicuramente vi aiuterà
dalla ricerca e dalla pratica clinica partono osservazioni e domande che danno origine a teorie che vengono poi utilizzate per costruire programmi di terapia.
la teoria transdiagnostica è così chiamata perché sostiene che i Disturbi dell’Alimentazione (Anoressia e Bulimia Nervosa e Disturbo da Binge Eating) non sono disturbi separati ma un unico disturbo con un nucleo psicopatologico (un elemento fondamentale) comune (l’eccessiva preoccupazione per il peso e la forma fisica). Si tratta di un disturbo che si presenta in tre forme cliniche diverse. Questo ha dato la possibilità di elaborare un programma terapeutico unico per tutti i disturbi dell’alimentazione.
sono state proposte numerose teorie che hanno cercato di spiegare lo sviluppo e il mantenimento dei Disturbi Alimentari
LA TEORIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE TRANSDIAGNOSTICA, evoluzione della TEORIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE (sviluppata da Christopher Fairburn e colleghi, Università di Oxford), considera i tre principali Disturbi dell’Alimentazione (Anoressia e Bulimia Nervosa e Disturbo da Binge Eating) non come tre disturbi separati ma come un unico disturbo che si presenta in tre forme cliniche diverse.
Tali disturbi condividono il medesimo nucleo psicopatologico (la parte centrale che caratterizza il disturbo psicologico) ossia uno schema di autovalutazione disfunzionale (malato) con un’eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo.
cioè il peso e la forma del corpo sono i valori predominanti o addirittura i soli in base ai quali la persona giudica quanto vale, cioè basa la propria autostima.
l’eccessiva valutazione del peso e della forma del corpo è una caratteristica che si trova SOLO NEI DISTURBI DELL’ALIMENTAZIONE ED È DI CENTRALE IMPORTANZA NEL MANTENIMENTO DI TUTTI E TRE I DISTURBI: tutte le altre principali caratteristiche cliniche derivano, direttamente o indirettamente, da questa e possono essere diverse nei tre disturbi.
la teoria transdiagnostica è molto importante perché
1. è la base teorica della TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE migliorata dei disturbi dell’alimentazione, nota come CBT-E, il cui contenuto è dettato dalle caratteristiche cliniche e dai meccanismi di mantenimento presenti (*) nel singolo paziente e non dalla sua diagnosi secondo il DSM-5 (manuale diagnostico internazionale delle malattie mentali)
2. ha permesso non solo di elaborare un trattamento su solide basi scientifiche ma anche di chiarire alcuni punti oscuri nella pratica clinica (migrazione dei pazienti da una forma all’altra (esempio da anoressia a bulimia) e il riscontro di forme intermedie)
(*) i meccanismi di mantenimento possono essere interni e specifici (presenti solo nei Disturbi Alimentari)
1. eccessiva valutazione del peso e della forma
2. dieta ferrea
3. abbuffate4. basso peso
5. sintomi di malnutrizione
o esterni, non specifici che non solo precedono e aumentano il rischio di sviluppare un Disturbo dell’Alimentazione, ma fungono anche da meccanismi di mantenimento
1. Perfezionismo clinico:
2. Bassa autostima nucleare
3. Difficoltà interpersonali marcate
4. Intolleranza alle emozioni
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