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Stigma nei confronti dell’anoressia nervosa e degli altri disturbi alimentari

Fondazione Maria Bianca Corno
per la lotta contro l'Anoressia mentale E.T.S. (Ente Filantropico)
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Stigma nei confronti dell’anoressia nervosa e degli altri disturbi alimentari

Fondazione Maria Bianca Corno
Lo "stigma", si rifà a specifici stereotipi sociali e a concetti profondamente radicati nella società, quali ad esempio il fatto che le persone con obesità sono pigre, non intelligenti, fallite nella società, o che i pazienti con anoressia sono responsabili del loro disturbo.
 
La “discriminazione sulla base del peso” ha a che fare con specifiche azioni rivolte contro le persone con obesità, ossia attacchi verbali, fisici, bullismo, specifici abusi, che possono essere subdoli o espliciti e che comportano l’esclusione sociale
 
La presa in giro basata sul peso considerata da tutti, particolarmente fra i bambini, poco più di un gioco è invece una forma di discriminazione grave con conseguenze sia nello sviluppo dell’obesità che dei disturbi alimentari
 
quando lo stigma viene poi interiorizzato, quando cioè l’individuo riconosce valide le motivazioni negative riguardo il peso, ed attribuisce le colpe a se stesso, quando diventa, possiamo dire, il carnefice di se stesso, realizziamo la condizione peggiore: parliamo in questi casi di “stigma interiorizzato
 
Lo stigma è anche associato ad un maggior rischio di alterazioni del comportamento alimentare, come il disturbo da alimentazione incontrollata e la tendenza a sovra-alimentarsi in risposta alle emozioni
 
Lo stigma colpisce direttamente anche i soggetti con anoressia nervosa, che vengono considerati responsabili della loro malattia, a volte nemmeno considerata tale, da cui potrebbero guarire facilmente se si impegnassero di più. La malattia viene considerata un capriccio, un dispetto che rovina la vita di familiari ed amici fatto per attirare l’attenzione e completamente dominabile con uno sforzo di volontà.
 
Chi soffre di uno dei 3 disturbi alimentari, vale a dire anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata presenta uno stigma comune: vIene percepito come responsabile della propria  situazione e suscita  emozioni negative e distanza sociale.
 
Molti sono i ricercatori che concordano sulla necessità affrontare lo stigma, quello del peso in particolare, in tutto lo spettro dei disturbi alimentari dal momento che si e trova in tutti e che provoca conseguenze sulla salute fisica e psicologica.
 
Molti sono i ricercatori che concordano sulla necessità affrontare lo stigma, quello del peso in particolare, in tutto lo spettro dei disturbi alimentari dal momento che si e trova in tutti e che provoca conseguenze sulla salute fisica e psicologica.
 
Anche gli stereotipi (sono descrizioni di tipologie, non di individui), con caratteristiche negative (esempio gli obesi sono pigri, le anoressiche sono bugiarde) portano al rifiuto sociale delle persone con una delle tre forme di  disturbo alimentare, mentre invece gli interventi di consenso sociale (conferenze, educazione sul disturbo) sono promettenti  per la ridurre lo stigma e la sua influenza negativa.


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