In che modo la dieta restrittiva pre-gara porta ai disturbi da alimentazione incontrollata nei body builder
Pubblicato da Dott. ssa Chiara Manila Galli in Società famiglia e DCA · Sabato 14 Giu 2025 · 2:30
Tags: Dieta_pre, gara_porta_disturbi_alimentazione_incontrollata_body_builder
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Prepararsi per una competizione di bodybuilding richiede molto tempo e dedizione.
Una tipica preparazione alla gara inizia da 12 a 20 settimane prima del giorno dell’esibizione per eliminare il grasso corporeo e rivelare la definizione muscolare sottostante.
Persone che non hanno mai gareggiato prima possono non rendersi conto delle insidie e dei pericoli di una significativa restrizione calorica (dieta ferrea) che è, nei pazienti con disturbi alimentari, uno dei fattori scatenanti delle abbuffate (*def abbuffate). È stato segnalato infatti che i concorrenti si abbuffano dopo la competizione, una pratica che rimane per le settimane o i mesi a venire.
la preparazione nutrizionale per l’esibizione, in cui bisogna mostrare le quantità minime di grasso e la migliore definizione muscolare, prevede infatti una restrizione calorica nelle 12-20 settimane prima della gara che è qualificabile come dieta ferrea, con l’eliminazione di interi gruppi di alimenti, liste di cibi proibiti che non possono assolutamente essere mangiati. a ciò va aggiunto la necessità di sedare le emozioni e lo stress pregara. Le abbuffate possono diventare un meccanismo disadattivo per affrontare queste emozioni negative.
alla conclusione della gara gli atleti si trovano improvvisamente liberati dalla necessità di fare la dieta ferrea ma nel frattempo possono essersi instaurati cambiamenti metabolici e ormonali che causano un aumento della fame (reazione alla carestia).
In alcuni soggetti possono coesistere problemi di immagine corporea(la preoccupazione per il peso e la forma è fattore nucleare dei disturbi alimentari, in questo caso della vigoressia.
La vigoressia, detta anche 'dismorfia muscolare' o 'complesso di Adone', è definita nel Manuale diagnostico e statistico (DSM-5) quello che classifica le malattie mentali, come una distorta percezione del proprio corpo che scatena la preoccupazione ossessiva che questo non sia abbastanza muscoloso, con una conseguente compulsione all'esercizio
in effetti gli studi hanno dimostrato una maggiore prevalenza di comportamenti alimentari disordinati e disturbi alimentari, incluso il BED, tra i bodybuilder rispetto alla popolazione generale.
Cosa si può fare?
Aumentare la consapevolezza all’interno della comunità del bodybuilder sui rischi di un’alimentazione disordinata è fondamentale; la psicoterapia, in particolare la terapia cognitivo comportamentale (CBT) e la terapia interpersonale (IPT), possono essere efficaci nel trattamento del BED; lavorare con dietisti esperti nel trattamento dei disturbi alimentari che comprendano anche le esigenze del bodybuilding e possano promuovere un approccio equilibrato.
è bene che i bodybuilder che riscontrano questi problemi cerchino un aiuto professionale.
I disturbi alimentari sono condizioni gravi che possono avere conseguenze fisiche e psicologiche significative.
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